Teatro

La satira di Spadacino

Pietro Sparacino
Pietro Sparacino

Si sviluppa come una comicità nuova, scorretta, schietta, orgogliosamente “vietata ai minori di 18 anni”.

'TRA ME E ME...sono schizofrenico ma stiamo guarendo..' è il nuovo monologo che Pietro Sparacino porterà in scena per laprima volta al Teatro dei Satiri dal 29 febbraio all'11 marzo.
E' una satira irriverente quella di Pietro, che nasce per esaltare la realtà dei fatti giocata con il sarcasmo anglosassone di Satiriasi.
Satiriasi è l'unico progetto di Stand Up Comedy nel panorama nazionale, uno dei progetti teatrali più richiesti del 2012, che via via conquista palcoscenici sempre più ambiti.
Si sviluppa come una comicità nuova, scorretta, schietta, orgogliosamente “vietata ai minori di 18 anni”.

- QUESTO NUOVO MONOLOGO QUANDO E DOVE NASCE?
Nasce prima il titolo. ‘Tra me e me...sono schizofrenico ma stiamo guarendo’ nasce questa estate dalla riflessione su quanto siamo schizofrenici come nazione e mi piaceva indagare in me la schizofrenia. Riusciamo ad essere pacifisti e guerrafondai, razzisti e antirazzisti, ci viene chiesto continuamente di commentare. Tutto il resto poi è venuto da se a seguito dell’indagine ‘interna’ che ho fatto. Il percorso di Satitiasi che va avanti da tre anni ha come base il mettersi in gioco, toccando tutto ciò che di noi stessi percepiamo. La risata è il mezzo non il fine e da li è cambiato il modo di intendere la comicità.

- LA SATIRA: VOCAZIONE, AMBIZIONE O STRUMENTO DI LOTTA?
Strumento di lotta no. Sarebbe folle salire sul palco e portare avanti qualche tipo di rivoluzione. Dico la mia e poi sta al pubblico metabolizzare ed elaborare. E’ al limite uno strumento di lotta personale, ma con me stesso e non contro qualcuno. Vocazione ed ambizione si entrambe. Anche se credo poco alla vocazione in generale. La vocazione senti di avercela quando già hai iniziato a sviluppare il talento che hai. L’ambizione invece tantissima. Se ce l’ha fatta Crozza non vedo perchè non debba farcela io!

- LA FRASE DA TE CITATA ‘IL PUNTO MASSIMO SECONDO QUALCUNO IL PUNTO PIU’ BASSO SECONDO ME STESSO’ E’ IRONIA SOGGETTIVA OD OGGETTIVA?
Soggettiva ma per oggettività. E’ riferita a tutti i comici che passano per la tv ma che non raccontano niente di se. E’ un pò quello che sta succedendo a Sanremo in questi giorni. I cantanti che si ribellano perchè non vengono messi in primo piano nel Festival della canzone. A Colorado il primo monologo che feci durò tre minuti. Possono essere una eternità ma se sai quello che devi dire sono niente. La puntata ebbe il picco di ascolti durante il mio intervento. Per la seconda puntata chiesi di poter fare tre minuti e mezzo dato il risultato. Mi hanno detto di ridurre a due minuti e mezzo. Partendo dai personaggi ed arrivando ai monologhi, due minuti e mezzo di monologo è nulla, non avendo l’immagine di un personaggio ma entrando semplicemente come Pietro Sparacino che recita un monologo raccontando di se. Ho capito un pò i meccanismi, mi sono posto delle domande, il comico non era protagonista ma era il programma comico ad esserlo. Così sono voluto uscire da quel contesto. Continuo ancora a lavorare con i comici di Colorado, il mio non è un attacco ai comici ma al sistema.

- QUANDO RAGGIUNGERAI SECONDO TE IL TUO PUNTO MASSIMO?
Mai!  Quando ho scritto il primo spettacolo sul precariato, dicevo che era bellissimo. Poi scrissi il secondo e mi dissi che era meglio del primo. E via dicendo. Quindi il punto di arrivo non esiste ed in questo mestiere non può esistere. E poi quale sarebbe? Arrivare in tv? Va bene e poi? Una volta arrivati in tv? Dopo  Colorado il mio cachet a spettacolo era triplicato. Eppure mi lamentavo perchè preferivo guardagnare di meno ma avere più serate per esibirmi. Per cui non so veramente quale potrebbe essere il punto massimo.

- CON TUTTI I MODELLI POCO POLITICAMENTE CORRETTI, ESISTE VERAMENTE OGGI UNA COMICITA’ VIETATA AI 18 ANNI?
Si. In Italia si. Perchè abbiamo il Vaticano. Perchè certe parole non si possono dire senza che rimaniamo sorpresi. Non si possono fare pezzi su religione, su sesso. Si possono fare tante allusioni. Se si rimane in quel contesto che secondo me è ancora più volgare rispetto alla parolaccia perchè tu chiedi al pubblico di crearsi quell’immagine. Ti dico la volgarità perchè stiamo parlando tra adulti, tra pari. Questo non significa andare a cercare la volgarità gratuita o fine a se stessa o parlare di qualcosa apparentemente volgare, devo sentirmi libero di poterlo fare.

- LA SATIRA ANGLOSASSONE. CI SONO PERSONAGGI AI QUALI TI ISPIRI?
Come comicità no è un modello di cultura comica diverso rispetto al nostro. Noi siamo il paese delle battute. E’ stato difficilissimo cambiare tipologia di scrittura dal cabaret dove si parte dalle battute ad un tipo di scrittura dove le battute vengono dopo aver scritto il pezzo.

- CI SONO ARGOMENTI SECONDO TE PER I QUALI LA GENTE RIDE SOLAMENTE SENZA ANDARE POI AD APPROFONDIRE CON UNA RIFLESSIONE?
Dipende dalle persone. Certo se ci si esibisce con un pezzo sul matrimonio, l’ennesimo, l’ennesimo lancio di riso, la gente esce divertita ma di fondo cosa viene detto? Se invece si fa un pezzo sul razzismo, sulla sessualità o la morte forse è più naturale che ci si ponga un interrogativo sull’argomento in quanto c’è qualcosa da chiedersi. Sicuramente dipende dagli argomenti e da come vengono trattati.